Ciao Adele
Carissima Adele,
Tanti volontari e tanti amici della prima fila, impossibilitati a presenziare, mi hanno chiesto di salutarti per conto loro.
Tutti ricordiamo i bei momenti passati insieme. Come non ripensare ai tanti pellegrinaggi. Ti ricordiamo in giro per Lourdes, alla Grotta di Massabielle, alle fiaccolate, alle Messe internazionali, alle benedizioni eucaristiche, alle le Vie Crucis.
E poi a Loreto, a San Giovanni Rotondo, Pompei, a Roma sulla tomba di San Pietro.
E ancora al Soggiorno a Sora ed alle celebrazioni della festa della Madonna di Lourdes l’11 febbraio.
Volevi sempre partecipare, ma senza disturbare. E sempre elegante e bella.
Ricordo il pellegrinaggio a Manoppello, al Volto Santo. Hai voluto fare tutta la ripida scalinata per arrivare il più possibile vicino al Volto Santo aiutata da noi, piccoli cirenei. Sfinita sei arrivata su. Ed eri felice. “Ho visto il paradiso”, dicesti.
Anche negli ultimi tempi della ripida scalinata della tua vita, sfinita dal dolore, sei salita, sempre più in alto, fino ad essere ora al cospetto del volto santo di Dio, quello vero.
Mai una parola, mai un lamento, mai una critica. Sempre parole di speranza e di fede autentica.
Siamo freschi del pellegrinaggio a Fatima. La suora che ci ha fatto da guida al museo, in un percorso che parte dal buio del peccato, dal buio della Guerra mondiale 15/18, alla luce, alla speranza, alla pace, passando tra tante sofferenze, è stata così stringente e penetrante, tanto che ci ha fatto toccare con la mente e con il cuore, ogni cosa, ogni sacrificio.
“Il sacrificio per il sacrificio rimane solo sacrificio. Il sacrificio offerto ed unito al Sacrificio di Gesù, diventa luce, diventa speranza, diventa porta del Paradiso”, ha concluso.
Ciao Adele, da lì prega per la tua famiglia, prega per tutti noi, prega per l’intera umanità e per tutti i peccatori, così come ha chiesto la madonna a Fatima.
E grazie, dal profondo del cuore, per tutto quello che ci hai insegnato e dato.